Creme con idrocortisone, pomate antibiotiche, assunzione di FANS
A cura della dott.ssa Irma Scarafino – Torna l’estate, tempo di vacanze, relax, sole e… scottature ed eritemi! Via libera alla vita all’aria aperta e alla tintarella ma con le giuste precauzioni e conoscendo i rimedi alle conseguenze fastidiose di esposizioni prolungate e scorrette. I benefici dell’esposizione solare sono infatti molteplici tanto che parliamo di vera e propria Elioterapia; tra i più importanti la trasformazione della Vitamina D nella sua forma attiva D3 a tutto vantaggio della salute delle ossa, specialmente per le donne in menopausa ma anche per i pazienti con artrosi! Il sole esplica inoltre un’importante azione antinfiammatoria sulla cute, come ben sanno i pazienti affetti da psoriasi, acne o eczemi; da non sottovalutare il notevole effetto benefico dei raggi solari sull’umore poiché attivano alcuni neurotrasmettitori che ci fanno sentire allegri, attivi e vitali nelle giornate più luminose.
L’esposizione solare inoltre, stimolando la sudorazione, favorisce la detossificazione dell’organismo attraverso la traspirazione cutanea, migliorando l’ossigenazione dei tessuti e il metabolismo generale. È di fondamentale importanza tuttavia, per godere al meglio di questi vantaggi, esporsi ai raggi solari con le dovute cautele per evitare l’azione dannosa delle componenti più pericolose (ma al contempo fautrici delle azioni desiderate, dalla tintarella ai suddetti effetti benefici) ovvero i raggi ultravioletti. I raggi ultravioletti, a differenza dei raggi infrarossi, non si fermano all’epidermide ma penetrano nel derma e possono dare, se ci si espone al sole in maniera scorretta, prolungata e soprattutto senza un’adeguata protezione, conseguenze fastidiose come scottature ed eritemi, ma anche patologie serie e molto pericolose come il melanoma, per cui è di vitale importanza proteggersi e sottoporsi a regolari controlli dermatologici (specie se si notano dei cambiamenti nella morfologia dei propri nei). L’eritema è una vera e propria ustione di primo o secondo grado, conseguenza di un’esposizione incongrua ai raggi solari, la cui entità dipende dalla durata dell’esposizione e dal fototipo cutaneo; compare dopo 6-12 ore e consiste in arrossamento della cute più o meno esteso, con vescicole, prurito ed aumentata sensibilità al tatto, seguito da esfoliazione e secchezza. L’eritema solare tende a guarire da solo in pochi giorni, tuttavia il processo può essere accelerato garantendo all’organismo un’abbondante idratazione e naturalmente evitando per qualche giorno i raggi solari; sollievo alla sintomatologia può essere garantito da preparati topici a base corticosteroidea come le creme con idrocortisone al 0,5% o a base anestetica e antisettica con benzocaina/ lidocaina e cloroxilenolo.
Altrettanto utili, in caso di rottura e sovrinfezione delle vescicole, le pomate antibiotiche con gentamicina o acido fusidico; nei casi più impegnativi, l’assunzione di FANS (naprossene, ibuprofene, paracetamolo) per bocca può alleviare i fastidiosi sintomi dell’ustione. Infine attenzione va posta ai cosiddetti agenti fotosensibilizzanti: ci sono infatti farmaci la cui assunzione può aumentare la sensibilità cutanea ai danni dei raggi ultravioletti in caso di concomitante esposizione solare per cui è sempre bene consultarsi col il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualunque terapia durante il periodo estivo. Ricordiamo inoltre che anche alcune piante e fiori possono risultare fotosensibilizzanti e per il semplice contatto o per l’uso in cosmesi possono aumentare il rischio di eritemi solari.