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Articolo a cura della Dott.ssa Farah Daaboul – Oggi viviamo in una società tendenzialmente molto interessata al concetto di salute e benessere.
Ma prima che scoppiasse il boom della sana alimentazione, il mondo medico-sanitario non aveva ben chiaro quanto era fondamentale il ruolo del dietista – l’operatore sanitario che promuove l’importanza della sana alimentazione all’interno della popolazione e della cura e prevenzione di tante patologie, principalmente di natura cronica (malattie cardiovascolari, tumori, diabete, obesità, disturbi
del comportamento alimentare ecc.).
La professione del dietista viene ufficialmente riconosciuta a livello europeo per la prima volta nel 1967 grazie all’ILO (International Labour Office).
In Italia la definizione del Profilo professionale si realizza con il Decreto Ministeriale 744 del 1994, molti anni dopo che i professionisti si trovavano già inseriti in ambito professionale, con la seguente definizione del profilo professione:
“[…] il dietista è l’operatore che svolge, con autonomia e responsabilità professionale, tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione ai bisogni dell’individuo e della collettività. La sua attività, negli ambiti della promozione della salute, prevenzione, cura e riabilitazione è di natura tecnica, relazionale ed educativa ed è rivolta alla popolazione sana e malata”.
Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con la Professoressa Maria-Luisa Masini, docente all’interno del corso di laurea in Dietistica presso l’Università degli studi di Firenze. È stata una delle maggiori contribuenti alla valorizzazione della professione e alla promozione del concetto della sana alimentazione e dieto-terapia. Inoltre è stata una delle principali fondatrici dell’ANDID (Associazione Nazionale Dietisti) di cui è stata più volte componente del Direttivo Nazionale e Responsabile Regionale, contribuendo in modo sostanziale allo sviluppo della professione, definendo il profilo professionale e il codice deontologico e collaborando con il MIUR (Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per individuare i contenuti del percorso formativo universitario.
Grazie al suo impegno insieme ai suoi colleghi dietisti, un piccolo gruppo professionale, è riuscita a conquistarsi rispetto, autorevolezza, riconoscimento, tanto da avere diritto a costituire una struttura organizzativa autonoma e dotata di responsabilità propria, con una figura di coordinamento gestionale e professionale dello specifico profilo. Realizzando ciò che nel 1975 poteva apparire solo un sogno ad occhi aperti.

Nonostante oggigiorno il lavoro del dietista sia diventato ben affermato, la guerra continua contro l’abuso della professione che attira tutti quelli che sono alla ricerca di un guadagno “facile” improvvisando con la salute della popolazione.
Il messaggio della Professoressa Masini è quello di diffidare da chi ci vuol far credere che i problemi di salute legati all’alimentazione si risolvano con divieti, imposizioni etero dirette, rigide regole da seguire, raccomandazioni da parte di ‘’esperti’ sempre più vaghi e con formazione “scientifica” sempre più variegata.

Ci ricorda che l’alimentazione è un comportamento complesso determinato da fattori biologici, culturali, sociali, economici, psicologici, emotivi, affettivi, edonistici, ecc. Aiutare le persone ad avere o ritrovare un’alimentazione equilibrata e piacevole significa favorire la capacità di controllare i fattori che determinano e motivano il comportamento alimentare, qualcosa di molto diverso dalle miscele miracolose, le tisane che realizzano tutti i sogni e le norme alimentari che fanno guerra al buon senso.