A cura del dott. Daniel Di Segni, fisioterapista – Che sia per motivi estetici, per motivi funzionali o per conformazione naturale, i glutei rappresentano un distretto che vale la pena di avere sempre in allenamento e in perfetta salute.

Ma come mai questi muscoli rivestono questa grande importanza?

È bene precisare come tutti i muscoli del cingolo pelvico rappresentano l’architrave con il quale noi ci muoviamo e permettiamo al nostro corpo di sopportare gli urti provenienti a livello degli arti inferiori: infatti nel momento in cui si cammina, le pressioni provenienti dal piede che tocca il terreno vengono trasferite su per la gamba fino ad arrivare alla zona dei glutei, i quali si adoperano per essere ridistribuiti in maniera equa e fisiologica verso l’altro arto inferiore. Questo ovviamente avviene inconsciamente ma è di vitale importanza perché solamente grazie a questo sistema di trasmissione di forze c’è la possibilità di muoversi in maniera corretta senza incappare in infortuni o disfunzioni molto serie. Il ruolo della muscolatura dei glutei sotto questo aspetto risulta essere di grande importanza, non solo perché attraverso la loro contrazione si potrà avere una stabilità del femore e una centratura corretta nella sua posizione, ma anche di sopportare ed eseguire movimenti combinati come salire le scale oppure aprire e chiudere le gambe. In medicina infatti viene descritto un fenomeno tipico della mancanza di forza del muscolo mediogluteo che viene chiamato “effetto Trendelenburg”, il quale si manifesta attraverso una zoppia ed un crollo dell’emibacino nel momento in cui il paziente poggia il carico su quell’arto. Solamente attraverso la messa in contrazione simultanea e armonica dei muscoli dei glutei si potrà avere una buona stabilità ed un rischio ridotto di infortuni a tutto l’arto inferiore.

Ma quali possono essere questi infortuni dovuti ad una mancanza di forza dei glutei?

Sicuramente ciò che avviene molto spesso è l’attivazione di alcuni muscoli che provano a sopperire alla suddetta mancanza con conseguente iperlavoro e dolore nella zona dell’anca: questo avviene in quanto alcuni muscoli cambiano la propria azione fisiologica e, provando a rimediare alla debolezza, tendono a bloccarsi e ad emanare un dolore nella zona di attivazione. Un altro disturbo che avviene spessissimo è l’attivazione di alcuni trigger point (fibre disfunzionali del muscolo) capaci di emanare non solo un dolore nella zona del gluteo, ma anche indurre un importante mal di schiena e mimare un dolore che scende lungo la gamba come una sciatalgia. Questa condizione è assai frequente e non sempre di facile individuazione ma, attraverso un buon allenamento di tutto l’arto inferiore e specialmente dei glutei, potrà essere scongiurata per poi condurre una corretta attività fisica.