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Ritrovare il sorriso con i giusti trattamenti
Lo sbiancamento consiste in un trattamento dentale con l’ausilio di agenti chimici (perossido di idrogeno o di carbammide) a diversa concentrazione, che devono essere attivati facendo ricorso a sorgenti luminose così da avviare una reazione tale da ridonare brillantezza e lucentezza alle superfici dentali.
Ci sono diverse tipologie di sbiancamento dentale a seconda delle necessità del paziente, anche tenuto conto delle condizioni dei denti.

Possiamo distinguere, infatti:

  • Sbiancamento ambulatoriale tramite perossidi attivati tramite lampade o laser
  • Sbiancamento ambulatoriale tramite perossidi senza attivazioni con lampade
  • Sbiancamento domiciliare tramite l’utilizzo di mascherine individuali e prodotti che possono essere notturni o diurni in base alla percentuale di concentrazione di prodotto utilizzato.

In ogni caso è importante seguire le istruzioni del proprio igienista dentale.

In buona sostanza, lo sbiancamento dentale professionale, ovvero quello praticato in ambulatorio, si sviluppa secondo le seguenti fasi:

  • Posizionamento apribocca
  • Presa del colore di partenza
  • Diga di protezione per le gengive
  • Occhiali protettivi al paziente e all’operatore
  • Applicazione del materiale sbiancante;
  • Attivazione tramite lampada o laser;
  • Risciacquo e controllo del risultato ottenuto.

Ovviamente, prima della seduta di sbiancamento è consigliata una seduta di igiene orale.

Sbiancamento dei denti e salute orale, consigli e rischi
Un trattamento di sbiancamento dentale non sostituisce un trattamento di igiene dentale. Alcune persone rispondono bene allo sbiancamento con un semplice trattamento realizzato con l’impiego di creme dentali, mentre altre potrebbero aver bisogno di ulteriori trattamenti (es. protesici tipo faccette).

Il consiglio è dunque quello di effettuare una prima seduta dall’igienista dentale. Già con l’igiene ambulatoriale è infatti possibile notare un sensibile cambiamento nel nostro sorriso dovuto alla rimozione del tartaro, della placca, dei pigmenti nonché di tutti i residui di cibo che restano incastrati tra i denti. Anche dopo lo sbiancamento è bene continuare a prendersi cura della propria igiene orale lavando sempre i denti dopo i pasti, riducendo l’assunzione di sostanze macchianti, utilizzando alleati della salute dentale come spazzolino, filo interdentale, scovolini e recandosi dall’igienista dentale almeno un paio di volte l’anno.

Alcuni errori da evitare

  •  Il fai da te: molte persone credono che leggendo un articolo su un blog o seguendo dei consigli di amici sia possibile adottare alcune pratiche di sbiancamento in completa autonomia stando a casa.
  •  Attenzione ai prodotti naturali, metodi e pratiche alternative per avere denti bianchi: bicarbonato, limone, salvia, o altri intrugli da applicare sui denti per sbiancarli.

Alcune innovazioni
Per quanto riguarda la sicurezza e la nostra salute, non possiamo ignorare la “Direttiva Europea 2011/84/ EUCriteri di Sicurezza (CSSC)”, che ha limitato l’utilizzo dei perossidi ad alta concentrazione prevedendo, tra l’altro, la necessità di un esame clinico da parte di igienisti dentali e/o dentisti al fine di garantire l’assenza di fattori di rischio o patologie orali preoccupanti e l’utilizzo di tecniche e prodotti che consentano una riduzione in termini di frequenza e durata di applicazione.
Dopo aver provato e sperimentato diversi prodotti, consiglio ai miei pazienti l’applicazione dei prodotti della BlancOne in quanto, oltre ad un’attenzione particolare alla normativa europea per la salute del cavo orale, ha sviluppato specifiche tecnologie che, sfruttando la risonanza ottica e amplificando la conduzione elettronica creano un flusso di elettroni sulla superficie dello smalto. In modo analogo a quanto avviene nei pannelli fotovoltaici e nella fotosintesi delle piante.
Questo campo energetico scompone il perossido in ossigeno altamente reattivo in modo efficace e veloce. Inoltre la speciale matrice vegetale del gel impedisce all’ossigeno sviluppato di disperdersi, veicolando l’ossigeno interamente all’interno dello smalto.