A cura del dott. Jacopo Scala – La cellulite colpisce moltissime persone in tutto il mondo. Scientificamente viene definita pannicolopatia fibro-edemato-sclerotica e consiste in un’alterazione del tessuto adiposo sottocutaneo. Questo disturbo provoca aumento di volume delle cellule adipose e accumulo di liquidi negli spazi intercellulari. La causa più comune è una cattiva circolazione con rallentamento del flusso sanguigno e ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.

Vi sono varie fasi:

Fase precoce con ritenzione di liquidi e gonfiori principalmente nelle zone declivi del corpo.

Fase fibrosa con una vera e propria modifica del tessuto adiposo e formazione di noduli (aspetto a “buccia d’arancia”).

Fase sclerotica in cui il tessuto diventa duro con grandi nodularità e anche discromie.

Il trattamento è ormai estremamente difficile. I fattori che ne favoriscono l’insorgenza sono molteplici: prevalentemente genetici e ormonali, sono però aggravati dallo stile di vita, cioè da stress, sedentarietà, alimentazione e utilizzo di indumenti che comprimono il microcircolo. Al giorno d’oggi vi sono molteplici possibilità di trattamento, come la carbossiterapia, che agisce specificamente sulla stasi circolatoria, o la pressoterapia/ linfodrenaggio, che aiuta a ridurre la ritenzione di liquidi. Vi sono anche terapie chirurgiche ma è sempre fondamentale seguire un regime alimentare equilibrato e costante attività fisica.