A cura del dott. Jacopo Scala – Il russamento o roncopatia è una condizione che può avere una importanza clinica molto variabile, da essere un semplice fastidio fino a una grave patologia specie se accompagnato da apnee. Il russamento consiste semplicemente nella respirazione rumorosa per un’aumentata resistenza al passaggio dell’aria che causa dei vortici durante il suo flusso mentre le apnee sono pause in cui la persona che russa smette di respirare per un numero variabile di secondi. Le cause più comuni possono essere ostruttive, come una deviazione del setto nasale o un ipertrofia della base della lingua, oppure centrali, cioè causate da una riduzione dell’impulso alla respirazione da parte del sistema nervoso centrale. Quasi sempre si ha anche un problema di sovrappeso o obesità concomitante la cui rimozione già migliorerebbe molto la respirazione notturna, infatti in posizione distesa i polmoni per espandersi devono spostare le masse adipose dell’addome necessitando un lavoro muscolare talvolta eccessivo. Durante le gravi roncopatie e le apnee si ha una diminuzione dell’ossigenazione del sangue di cui risentono maggiormente cuore e cervello portando a molteplici problematiche come:
• cattiva qualità di sonno e stanchezza diurna (molti incidenti per colpi di sonno sono provocati da apnee nel sonno misconosciute)
• disturbi di concentrazione
• disturbi di memoria
• cefalea al risveglio
• ipertensione
• depressione
• aritmie
• disfunzioni sessuali
Nel tempo la cattiva ossigenazione provoca seri danni cardiaci e cerebrali con rischio di infarto o di ictus, quindi è molto importante valutare il problema per capire se il russamento possa portare le conseguenze, anche gravi, sopra descritte. La migliore valutazione viene effettuata con la video-fibroscopia, cioè una sottilissima sonda fibre ottiche che passando per il naso controlla le prime vie aeree e con la polisonnografia, cioè la registrazione di alcuni parametri come saturazione di ossigeno nel sangue ed il conteggio del numero e durata delle apnee durante il sonno. La terapia varia a seconda dei problemi anatomici delle vie aeree riscontrati in videofibroscopia e della costituzione fisica del paziente. Una problematica ostruttiva nasale è facilmente risolvibile con un intervento chirurgico talvolta anche ambulatoriale (se trattasi di solo di ipertrofia dei turbinati) mentre per le ostruzioni faringee può essere necessaria una chirurgia anche complessa come all’avanzamento chirurgico della base lingua. Talvolta si hanno buoni risultati anche con un bite specifico da portare la notte per portare in avanti la mandibola e dunque eliminare l’ostruzione causata dalla base della lingua. Nei casi gravi o quelli a ordine centrale è necessaria l’apposizione la notte di una maschera (c-PAP) collegata ad un’apparecchiatura che consente la ventilazione a pressione positiva per evitare le apnee. I pazienti che russano dovrebbero prima di tutto eliminare il sovrappeso poi evitare il fumo, il consumo di alcolici o sonniferi, dormire con il busto un po’ rialzato e coricarsi non prima di 3 ore dopo i pasti, ma soprattutto devono rivolgersi ad uno specialista otorinolaringoiatra per una valutazione del problema specie se in presenza di uno dei sintomi sopra elencati. Vale la pena di ricordare che i vari dispositivi nasali per eliminare il russamento che si trovano in commercio possano avere una validità ma possono essere anche dannosi (riducendo ulteriormente il flusso aereo) e pertanto devo essere consigliati solo dallo specialista dopo una visita.