Il 15 e 16 giugno trenta professionisti dell’emergenza a Parma presso Simula Hub Accurate per imparare, praticare e migliorare l’azione del team di soccorso delle vittime di trauma
Medici ed infermieri già esperti o in formazione imparano a gestire le vittime con lesioni da trauma maggiore (incidenti stradali, cadute dall’alto, ferite da arma, ecc.) in team. L’addestramento in sicurezza, come viene definita la simulazione ad alta fedeltà, rappresenta un momento fondamentale per promuovere le competenze di squadre multidisciplinari (medici dell’urgenza, rianimatori, infermieri, chirurghi dell’urgenza, ortopedici, ecc.). Coordinati da un team leader, le squadre sono in grado di affiancarsi e/o susseguirsi nelle diverse fasi di diagnosi e trattamento della fase acuta, nell’ottica di una continuità di cura (Teamwork). Il centro Simul-Hub di Parma è un perfetto supporto alla promozione ed allo svolgimento di questi corsi. È possibile sfruttare per l’addestramento i più moderni supporti tecnologici, la realtà virtuale e la realtà aumentata. La simulazione rappresenta un gioco da adulti. Per dirla con Roberto Marchesini “giocare è un’attività fondamentale, prevalente nel periodo giovanile ma che tuttavia non scompare in età adulta. Attraverso il gioco il soggetto mette alla prova le proprie capacità in una situazione tranquilla: può cioè interagire con i diversi oggetti del mondo senza esserne pressato da esigenze impellenti oppure proporre a un occasionale compagno le più disparate acrobazie relazionali al riparo da fraintendimenti.
Il gioco pertanto è una condizione magica, per certi versi opposta a quella di stress: nel primo caso c’è la serena espressione della fantasia comportamentale, nel secondo l’imperativo di non sbagliare. D’altra parte le due condizioni sono molto più legate di quanto si creda giacché solo un buon apprendistato ludico assicura quelle competenze di risposta che vengono poi richieste nelle situazioni di stress. Infatti il gioco è intimamente connesso all’apprendimento: si gioca per imparare e s’impara giocando”. Il corso si avvale dell’utilizzo delle tecniche di simulazione che nella formazione sanitaria consentono l’apprendimento esperenziale “in un processo nel quale si crea conoscenza mediante una trasformazione dell’esperienza” (David Kolb 1984). Si tratta di un metodo che permette al discente un ruolo attivo e partecipativo basato su un approccio induttivo e di “learning by doing”, riuscendo a promuovere esperienze integrate e complesse che favoriscono la riflessione critica, la valutazione e l’autovalutazione, di fatto “forme di apprendimento riflessivo attraverso le quali sviluppare il pensiero critico” (Kolb,1984). La simulazione formativa consente inoltre di produrre forme di apprendimento non solo individuali (interazione individuo/ambiente), ma anche sociali (interazione tra individui) facilitando teambuilding e teamworking. L’esperienza formativa considera sia l’attività di soccorso della vittima di trauma fuori dall’ospedale, quindi sul territorio dove avviene l’incidente, che l’attività della prima ora in Pronto Soccorso e quella all’interno dell’ospedale tra sale operatorie e radiologiche. Il corso in simulazione è preceduto da una preparazione in FAD asincrona e da incontri di tutoraggio teorico sempre in piattaforma.
IN SINTESI
Esperti istruttori dell’emergenza, medici del campo (Maria Grazia Bocci, Maurizio Menarini, Emiliano Cingolani, Luca Tortorolo, Elena Bigi, Michele Giattino, Daniele Biasucci), si impegneranno nell’addestramento di 5 team in una esperienza residenziale dall’elevato potere educativo.