La riduzione delle dimensioni degli apparecchi ecografici, portatili, che possono entrare nella tasca di un camice medico, ha permesso di identificarli come potenziali “super fonendoscopi”, che permettono di vedere ove non si vede, di auscultare ciò che non si sente, di eseguire una palpazione mirata identificando ciò che duole alla palpazione.
Oggi, la medicina e la professione medica sono pervase da profondi cambiamenti sotto la spinta degli straordinari progressi della ricerca scientifica e tecnologica ed i mutamenti organizzativo-gestionali della Sanità. Le tecnologie, in particolare, hanno assunto una rilevanza crescente, tanto da diventare parte integrante dell’atto medico ed indispensabili per l’erogazione delle stesse prestazioni sanitarie. Per decenni, l’ecografia è stata effettuata da ecografisti su macchine ingombranti e interpretata prevalentemente da medici esperti in ecografia in molti casi radiologici. Negli ultimi anni si è assistito a un’espansione degli esami ecografici grazie ad una drastica riduzione delle dimensioni degli apparecchi ecografici che oggi possono entrare nella tasca di un camice medico (Figura 1), piccoli ecografi, da subito identificati come potenziali “super fonendoscopi”, che permettono di vedere ove non si vede, di auscultare ciò che non si sente, di eseguire una palpazione mirata identificando ciò che duole alla palpazione. Ciò ha portato all’espandersi dell’applicazione della ecografia che è diventata quindi strumento di point-of-care (POCUS). Inizialmente la POCUS ha incontrato lo scetticismo di alcuni medici su un uso così estensivo della ecografia, come se lo strumento sottraesse in qualche modo al medico l’arte dell’esame fisico. D’altra parte lo stetoscopio aveva affrontato ostacoli simili e la sua adozione fu lenta perchè i critici sostenevano che lo strumento fosse troppo difficile da usare e che la formazione richiesta fosse troppo specialistica. Tuttavia l’esame ecografico point-of-care si è dimostrato di facile utilizzo e di rapida esecuzione con risultati riconoscibili in tempo reale. Si tratta di esami ecografici eseguiti e interpretati dal medico al letto del paziente (ecografia bedside) ricoverato nei reparti di medicina, valutati negli studi medici, nei pronto soccorso, nelle unità di terapia intensiva. L’ecografia diviene una estensione dell’esame obiettivo nell’ambito di un approccio clinico, eseguito quale semeiotica strumentale al pari dell’uso del fonendoscopio. Un utilizzo dell’ecografia a completamento di una visita clinica di cui essa è solo una parte integrante. La rilevazione e la descrizione dei reperti ecografici bedside faranno parte dell’intero processo clinico della visita medica che comprende la raccolta dei dati anamnestici, l’esecuzione dell’esame obiettivo, costituito dalla semeiotica fisica e strumentale, la eventuale valutazione dei risultati di indagini di laboratorio e/o strumentali che fossero già disponibili. Tutto ciò ha profondamente mutato il profilo professionale, le competenze e abilità che il clinico deve possedere.
L’ecografia come atto esclusivamente medico è pertanto di competenza di qualunque medico abilitato alla professione che abbia completato un adeguato percorso formativo. La Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), la più antica società medica italiana, ha da sempre nella formazione la sua mission ed uno dei suoi principali fondamenti statutari. La Certificazione Nazionale in Ecografia Internistica è un innovativo percorso di formazione che consente di ottenere una Certificazione Professionale Individuale di Competenza autorizzata da un Ente di Accreditamento Nazionale. Il percorso è strutturato in successivi livelli integrati di formazione ecografica e vede coinvolte le Scuole di Ecografia Internistica della SIMI presenti sul territorio nazionale. Ogni livello è costituito da una parte teorica e da una pratica. La Certificazione Nazionale in Ecografia Internistica sarà conseguita a compimento dell’intero percorso (parte teorica e parte pratica di tutti i livelli) e dovrà essere rinnovata per il mantenimento delle competenze. L’ecografia nelle mani del medico esperto, adeguatamente formato, rappresenta veramente lo stetoscopio del nuovo millennio.
CONCLUSIONI
La rilevazione e la descrizione dei reperti ecografici bedside faranno parte dell’intero processo clinico della visita medica che comprende anamnesi, esame obiettivo, esami di laboratorio e/o strumentali. L’ecografia come atto esclusivamente medico è competenza di qualunque medico che abbia completato un adeguato percorso formativo.