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L’evoluzione del mercato dell’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando numerosi settori, incluso quello della formazione.

Per le Aziende del settore, è quindi indispensabile rimanere al passo con le ultime tendenze e capire come integrare queste nuove opportunità per migliorare l’efficienza dei programmi di formazione. Tuttavia, parlando di un potenziale impatto dirompente, come soggetti direttamente coinvolti nel settore non possiamo esimerci dal provare a comprendere il fenomeno e le sue implicazioni con l’obiettivo di creare un sistema in grado di governare il cambiamento e non di subirlo. Da una nostra prima analisi del fenomeno, abbiamo rilevato che sia l’IA che il machine learning (ML) potenzialmente possono influenzare i futuri metodi di formazione ed i livelli di apprendimento, rendendo possibile un maggior grado di personalizzazione dell’offerta con conseguente possibilità di erogare corsi sempre più basati su bisogni, preferenze e gap formativi del singolo discente, fornendo nuovi e più efficaci strumenti di apprendimento, permettendo una maggior flessibilità nell’adattamento ed aggiornamento dei contenuti al presentarsi di situazioni specifiche e/o contingenti (es: pubblicazione di nuove linee guida, comunicati degli enti regolatori ecc). Anche confrontandoci con alcuni degli Opinion Leaders con i quali collaboriamo da tempo, abbiamo trovato ulteriori potenziali vantaggi generati dall’integrazione dell’IA nella Formazione, come feedback in tempo reale, sistemi di autovalutazione delle performances, ottimizzazione dei tempi di fruizione dei contenuti, maggior facilità nel reperimento di risorse esterne ad integrazione dei contenuti, suggerimento di percorsi formativi identificati in base alle competenze già patrimonio del Professionista e altro ancora.

Nonostante i numerosi vantaggi è essenziale che l’uso dell’IA e del ML nella formazione sia guidato da principi etici e inclusivi ed è fondamentale assicurare che tutti gli utenti possano trarre vantaggio da queste tecnologie senza creare disparità o esclusioni. L’integrazione di specifiche piattaforme di apprendimento basate sull’IA, di chatbot, strumenti di micro e macro simulazione con integrazione dell’IA in esperienze di realtà virtuale ed aumentata, oltre ad essere molto efficaci per l’engagement dei discenti e per l’efficacia dell’apprendimento (immaginiamoci i feedback immediati che permettono al discente di avere in real time la correzione, con relativo razione, di un errore in una procedura, in una valutazione, in una refertazione, ecc), permetteranno alle Aziende che progettano ed erogano la formazione di poter sviluppare nuove proposte basate su livelli di analisi molto dettagliati del comportamento e dei risultati ottenuti dai discenti. Come abbiamo valutato i possibili risvolti positivi, abbiamo voluto concentrarci anche sugli aspetti di potenziale rischio che l’uso dell’IA può comportare. Prima di tutto è fondamentale garantire che l’utilizzo dell’IA sia etico e rispetti la privacy dei discenti; ciò significa adottare politiche chiare sulla raccolta, l’uso e la protezione dei dati personali. E’ anche importante valutare attentamente l’accuratezza e l’affidabilità degli algoritmi utilizzati nell’IA. Gli errori o i pregiudizi nei dati di addestramento possono portare a decisioni errate o ingiuste, pertanto è importante condurre una rigorosa analisi e monitoraggio dell’IA per identificare e correggere eventuali problematiche. Questo punto è davvero cruciale anche perché per garantire risultati ottimali richiede tempo ed investimenti notevoli. Infine riteniamo importante raccogliere con buona frequenza feedback per migliorare continuamente i sistemi di formazione basati sull’IA e tararli in maniera sempre più mirata all’ottenimento dei migliori output. Cosa ci aspettiamo? Primi test effettuati sono incoraggianti e ci stimolano ad agire per piccoli passi vista la moltitudine di implicazioni correlate al tema dell’IA ed il costante bisogno di analisi, aggiornamenti, verifiche, implementazioni, scritture di software; per quanto riguarda le nostre Aziende stiamo inserendo l’IA gradualmente e dove riteniamo ci siano le condizioni ottimali perché il discente ne tragga un beneficio. Software per la simulazione di casi clinici, paziente virtuale, chatbot, strumenti di VR, sono ormai realtà con le quali è possibile far interagire l’IA e confidiamo che mano a mano che i dati disponibili per una analisi di comportamenti e risultati saranno maggiori, ci saranno ovviamente opportunità ulteriori di sviluppo.